22 ottobre 2016

Palacongressi, le nuove frontiere di bioingegneria e cardiologia

Un nuovo e importante appuntamento medico scientifico è in arrivo al Palacongressi. Nel settembre del 2020, Rimini si trasformerà per 4 giorni in una capitale mondiale di ricerca e innovazione nelle tecnologie biomediche dedicate all’organo per eccellenza del corpo umano: il cuore. La 47^ edizione di CinC Computing in Cardiology porterà nel centro congressi del capoluogo delle Riviera romagnola, più di 400 tra bioingegneri, ricercatori, medici e specialisti di cardiologia di tutto il mondo. CinC è, infatti, il forum annuale che vede incontrarsi scienziati e professionisti nel campo della medicina, fisica, ingegneria e informatica per discutere temi relativi a ricerca, innovazione e utilizzo delle tecnologie nel campo di cardiologia clinica e fisiologia cardiovascolare.

Il meeting torna in Italia a distanza di 12 anni; a presentare la candidatura tricolore, assegnata a Rimini lo scorso mese a Vancouver, sono stati gli ingegneri e i ricercatori di Bioingegneria dell’Università Alma Mater di Bologna (Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione “Guglielmo Marconi”) Stefano Severi e Cristiana Corsi. Quest’ultima anche membro del board internazionale di CinC.

“La caratteristica principale del meeting è quello di essere il luogo dove chi opera ricerca di base, si confronta con chi deve trasformare in strumenti tecnologici i suoi risultati e gli specialisti che li usano nella cura e nella prevenzione delle patologie del cuore – spiega Stefano Severi – è ormai abituale che tutti i soggetti operino in stretto collegamento o in un unico team e anche in Italia ci stiamo muovendo in questa direzione”.

“La bioingegneria svolge il suo lavoro anche sul piano della ricerca di base, con l’obiettivo di aumentare le nostre conoscenze sull’apparato cardiaco. Nel nostro laboratorio dell’Università di Bologna, nella sede di Cesena, stiamo lavorando a un modello virtuale di cuore che ne riproduca le funzionalità. Potremmo osservarne il comportamento, le reazioni in condizioni di stress, l’insorgere di patologie. In particolare, vogliamo costruire un modello dei meccanismi di eccitazione e contrazione nei cardiomiociti in condizioni fisiologiche e patologiche. In questo modo acquisiremo informazioni essenziali sul piano della diagnostica, della prevenzione e della cura”, continua Stefano Severi.