Visitare Rimini
Le mura, l'Arco d'Augusto, il Ponte di Tiberio (nella foto), l'Anfiteatro romano sono solo alcune delle grandi attrattive artistiche di Rimini. La storia infatti vi ha lasciato segni preziosi. Come il Palazzo dell'Arengo, nella bella Piazza Cavour. Medioevale è la Chiesa di Sant'Agostino (1274), un edificio di grande valore artistico, che accoglie le migliori testimonianze dellaScuola pittorica Riminese del Trecento.
Il periodo di maggiore splendore per Rimini e il territorio è quello della Signoria dei Malatesta. Lo testimoniano il Tempio Malatestiano e Castel Sismondo.
Il Tempio Malatestiano, opera di Leon Battista Alberti e gioiello del Rinascimento italiano, oggi splendidamente restaurato, accoglie le tombe di Sigismondo e Isotta e opere di enorme valore, come i bassorilievi di Agostino di Duccio, il Crocefisso su tavola dipinto da Giotto, lavori di Piero della Francesca e del Vasari.
Castel Sismondo è una imponente fortezza nel cuore della città. Fatta erigere da Sigismondo Malatesta, è stata oggi restaurata e finalmente aperta al pubblico. Può ospitare mostre ed eventi culturali nelle sue sale veramente suggestive.
Dei Musei di Rimini, ricchi di tesori, parliamo nella sezione ad essi dedicata, Musei.
Siti archeologici
A Rimini, entrando in città lungo la Via Flaminia, ci si trova di fronte l'Arco di Augusto: un monumento solenne che risale al 27 a.C. ed è il più antico della storia romana.
L'inizio della Via Emilia è segnato invece dal Ponte di Tiberio, sul fiume Marecchia, inaugurato nel 21 d.C.: una costruzione singolare per la struttura obliqua dei pilastri. In città si incontrano i resti del bell'Anfiteatro che risale al II secolo d.C., spesso teatro di rappresentazioni.
Il territorio di Rimini può vantarsi di essere stato anche la culla di una civiltà pre-etrusca: quella
Villanoviana.
Nei dintorni di Verucchio infatti sono state portate alla luce nei secoli tre necropoli villanoviane, con 400 tombe e preziosi reperti di questa civiltà risalente al IX e VII secolo a.C.
Oggi tutto è conservato nel
Museo Archeologico di Verucchio, dove spicca, accanto a pezzi unici come oggetti in legno, antichissimi tessuti, armi e monili, anche un eccezionale trono intarsiato.
La Domus del chirurgo
Nel dicembre 2007 Rimini ha aperto i battenti della “
Domus del chirurgo”, il grande complesso archeologico venuto alla luce nel 1989 e consegnato alla città dopo 18 anni di paziente restauro.
L’area del ritrovamento, estesa su 700 mq, comprende diverse costruzioni, di cui la più interessante è la cosiddetta Domus del Chirurgo. Si tratta dei resti di un’antica domus romana risalente al II secolo d.C.
Lo scavo ha portato alla luce anche altre strutture interessanti: resti di una abitazione tardo imperiale, tracce di un insediamento altomedievale, con un grande sepolcreto sottostante, evidenziando una notevole stratificazione storica.
Con cura e pazienza, gli archeologi riminesi hanno ridato vita ad un
patrimonio storico unico al mondo.